Diritto costituzionale


I DIRITTI FONDAMENTALI

Il 21 novembre abbiamo avuto il piacere di incontrare alcuni esperti nel settore giuridico, in particolar modo il Dott. Giacomo Galazzo ci ha introdotti ai principi del diritto costituzionale, all’organizzazione dei poteri della nostra Costituzione e ai diritti fondamentali sul riconoscimento dei quali essa si basa.
In primo luogo è importante sottolineare che la garanzia dei diritti è necessaria per organizzare la convivenza all’interno di una società: essa allo stesso tempo assicura il godimento di posizioni giuridiche di vantaggio e la limitazione del potere; una società in cui non è garantito il rispetto dei diritti dell’uomo, infatti, è una società priva di una costituzione (Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, 1789, art.16).
Per questo l’art. 2 della nostra Costituzione riconosce i diritti inviolabili dell’uomo come singolo e nelle formazioni sociali che contribuiscono allo sviluppo della sua personalità, chiedendo di rimando l’adempimento dei doveri ‘inderogabili’ di solidarietà politica, economica e sociale.
I diritti fondamentali sono quei ‘diritti soggettivi’ che riconoscono ad ognuno pari dignità sociale (per esempio l’art. 3 sottolinea come sia compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione alla vita del Paese) e pongono nella posizione di pretendere qualcosa da un altro cittadino o dallo Stato. Un esempio è l’art. 24 che sancisce il diritto alla difesa, possibile grazie ai professionisti del diritto, che sono abilitati a dare assistenza tecnica ai cittadini. I mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione sono assicurati anche ai non abbienti. Altri professionisti del diritto sono chiamati invece a prendere le decisioni sul caso: il giudice terzo e imparziale. Il giusto processo è infatti regolato dalla legge e si svolge nel contraddittorio tra le parti in condizione di parità. Contro ogni provvedimento pronunciato dagli organi giurisdizionali ordinari o speciali è sempre ammesso ricorso in Cassazione per violazione di legge.
Si può tentare di raccogliere i diritti in tre gruppi:
-Le libertà dallo Stato: i diritti civili (es: libertà personale)
-Le libertà nello Stato: i diritti politici (es: diritto di voto)
-I diritti attraverso lo Stato: i diritti sociali (es: diritto all’istruzione).
Tali diritti devono essere correttamente bilanciati dalla legge con limiti che consentano sicurezza e rispetto per gli altri ed impediscano ogni sfruttamento, evitino l’offesa della dignità personale e richiedano equa distribuzione di mezzi e risorse.
Un caso attuale è il diritto di esporre la propria opinione mantenendo rispetto nei confronti altrui nell’esprimersi sui social network. Legge spesso violata anche dai ragazzi.
Inoltre i diritti sono in continua evoluzione, questo poiché essi dipendono dal contesto storico in cui si sviluppano. Un esempio significativo è il diritto all’istruzione, ora aperto a tutti (art. 34), che durante il periodo fascista era stato negato ‘a tutti gli alunni di razza ebraica’.
Alcuni diritti si riprendono poi tra di loro, questo perché la Costituzione non è un elenco, ma un sistema. Spetta quindi alla legge bilanciare e ribadire in connessione.
Possiamo trovare questo tipo di collegamento ed articolazione osservando i commi dell’art. 13 per quanto riguarda il diritto alla libertà personale, che pure ha il limite di non ostacolare quella delle altre persone ma contemporaneamente ammette limiti per ragioni di sicurezza sociale. Se vengono istituite procedure di urgenza, le garanzie dei diritti vanno recuperate subito dopo, e punita è qualsiasi violenza fisica e morale sulle persone sottoposte a restrizioni di libertà. Per questo sono stabiliti limiti massimi della carcerazione preventiva e solo all’esito di tutti i gradi di giudizio si può eseguire una sentenza di condanna.
La Costituzione è dunque uno studio attento ed equilibrato che consente di muoversi secondo un’ampia casistica, anche se spesso, nell’evoluzione delle richieste e dunque del diritto, ci si può trovare nella necessità di stabilire nuove interpretazioni nel riconoscimento dei diritti, pur sempre in coerenza morale e giuridica con i principi fondamentali già fissati.

Emanuele Branzoni, classe 5I
Elisa Dell’Amico, classe 5H



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